sabato 17 agosto 2013

Tempistiche e progetti.

I tempi dell’'intervento educativo, inteso come processo di costruzione identitaria, come un’opportunità di crescita che punta al cambiamento, si collocano sul medio-lungo termine.
Questa, è un’indicazione che si scontra ovviamente con il problema delle risorse destinate ai servizi sociali.
Molti progetti, sia preventivi sia rieducativi, falliscono per una contrazione eccessiva dei tempi che non risponde a parametri pedagogici, ma squisitamente economici.
Così, i tempi dello sviluppo e del cambiamento di un’identità si traducono in costi.



Alcuni fattori, hanno quindi contribuito ad orientare verso la territorializzazione dei servizi educativi: le conseguenze devastanti dell'istituzionalizzazione, la necessità di rispondere in termini di servizi alle misure alternative alla detenzione previste dal nuovo codice di procedura penale minorile, la necessità di prendere in carico i minori a “rischio”.

Da questo punto di vista, hanno acquistato sempre maggiore rilevanza sociale e interesse scientifico due luoghi/modi dell’intervento preventivo/educativo: la comunità e la strada.

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