I tempi dell'intervento educativo, inteso come processo di costruzione identitaria, come unopportunità di crescita che punta al cambiamento, si collocano sul medio-lungo termine.
Questa, è unindicazione che si scontra ovviamente con il problema delle risorse destinate ai servizi sociali.
Molti progetti, sia preventivi sia rieducativi, falliscono per una contrazione eccessiva dei tempi che non risponde a parametri pedagogici, ma squisitamente economici.
Così, i tempi dello sviluppo e del cambiamento di unidentità si traducono in costi.
Alcuni fattori, hanno quindi contribuito ad orientare verso la territorializzazione dei servizi educativi: le conseguenze devastanti dell'istituzionalizzazione, la necessità di rispondere in termini di servizi alle misure alternative alla detenzione previste dal nuovo codice di procedura penale minorile, la necessità di prendere in carico i minori a rischio.
Da questo punto di vista, hanno acquistato sempre maggiore rilevanza sociale e interesse scientifico due luoghi/modi dellintervento preventivo/educativo: la comunità e la strada.
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