Ragazzi in oratorio |
L’oratorio oggi rappresenta un centro dinamico di attrazione e di irradiazione, animato dalla passione educativa per i ragazzi e i giovani.Nella moderna tradizione educativa della Chiesa non vi è luogo più popolare, significativo, sintomatico e ricorrente quanto l’Oratorio. Esso si pone come “invenzione” geniale che viene sì da lontano – si veda la felice intuizione di San Filippo Neri (Firenze 1515 – Roma 1595) – ma si manifesta soprattutto a partire dalla metà del’800, sotto la spinta della rivoluzione industriale e dei connessi cambiamenti epocali e religiosi. Di fatto non sembra casuale che la “figura” ecclesiale classica dell’oratorio compare più diffusamente nelle aree piemontesi-lombarde-trivenete maggiormente caratterizzate dal fenomeno della modernità culturale e industriale.Oggi l’Oratorio vive una stagione di effettivo e largo consenso ecclesiale e civile. Anzi attraversa un tempo di inusitata simpatia e di ripresa dopo un periodo incerto e al ribasso di tensione ideale e progettuale, rispondendo positivamente alle nuove condizioni sociali e al rilancio della coscienza educativa della Chiesa. Non spetta a noi qui dilungarci eccessivamente sulle cause storico-critiche che nel recente passato hanno segnato una quale evanescenza attrattiva, che certo fiaccarono passioni, investimenti e programmi.Il nostro intento odierno, come educatori,consiste nell’indicare una linea di prospettiva verso un’attenzione mirata e consapevole, oltre ogni rischio di enfasi, per ricentrare l’oratorio su parametri inscritti al “volto missionario della parrocchia” e alla “pastorale integrata” nella logica della conversione e del discernimento in vista di un umanesimo cristiano e di una evangelizzazione identitaria ma aperta alle culture. Ci impegniamo su un orizzonte senza frontiere per ridare speranza alle giovani generazioni.