Scendendo nei particolari possiamo notare che molte volte facciamo della "prevenzione" e della "promozione" educativa lo stesso termine, rendendoli quindi sinonimi.
Come ho affermato nell'ultimo post la dimensione Preventiva, come ampia patte del lavoro sociale, sta accusando, l'attacco della cultura medica: la figura dell'educatore e il suo contesto di lavoro stanno subendo un processo di medicalizzazione che rischia di ortane all'espropriazione di competenze, abilità, nonché di saperi teorici, propri delle professioni educative. L'impegno educativo a livello sociale consente invece di prevenire quale forme di disagio o di devianza rispetto alle quali si rende poi necessario un intervento riparatori, proprio ad opera di professionalità educative. E' necessario quindi valorizzare la dimensione preventiva dell'educazione, all'interno di situazioni di quotidianità e di normalità.
Prevenire significa "fare", oppure "venire "prima" in quanto anticipazione, pre-avviso, avvertimento, ma anche "contatto e raggiungimento relazionale che rinvia ad elementi comunicazioni e di progettualità che insistono su aspetti di vicinanza.contatto con le dimensioni e i sintomi del disagio affrontato. L'agire preventivo lo individua e riconosce nei ritmi della quotidianità e nei suoi confronti attiva una relazione, orientata ad immettere eventi significativi, ad accendere legami diversi, a fornire sensi e contenitori simbolici di storie di vita, individuali e collettive.
Lavorare nell'ottica della Promozione, invece, significa rendere forte (empowered) l'individuo, fare in modo che possa sentirsi adeguato alle diverse situazioni che si trova ad affrontare, potendo far ricorso a differenti risorse che gli consentano tanto di costruire un progetto per il futuro, quanto di gestire con efficacia le situazioni contingenti. Non si tratta più di identificare elementi di rischio e offrire contenuti sussidiari, ma diviene prioritario organizzare attività promozionali di taglio culturale, scientifico informativo e formativo, rivolte al maggior numero possibile di destinatari, individuandoli nel contesto della normalità. Solo recentemente si è finalmente giunti a spostare l'asse della riflessione e dell'intervento preventivi dalla riduzione dei rischi all'individuazione e rafforzamento dei fattori di protezione, agli aspetti individuali e sociale che favoriscono un migliore adattamento all'ambiente.
E' quindi fondamenta la distinzione di tali concetti "prevenzione" e "promozione". Ad entrambi va attribuito significato e peso differenti al centro dell'aspetto educativo, nel quale, ricordiamo, punta sempre all'emersione della qualità personali del ragazzo/a o alle caratteristiche di base come l'autocoscienza, autostima, capacità analitiche, relazionali, comunicative) attraverso la proposta di attività esperienziali, che nell'ambito della prevenzione, avvengono nel quotidiano.